La Storia della Toga
La Toga da Avvocato e da Magistrato in uso al giorno d'oggi, deriva dalla Toga indossata all'epoca degli antichi romani e prima ancora all'epoca dell'antica Grecia; si può dire, dunque, che ha 2500 anni di storia alle spalle.
Nell'antica Roma era portata dai patrizi, dai senatori, dai sacerdoti e dalle persone molto importanti come consoli, pretori e cavalieri oltrechè dall'Imperatore. Copriva la tunica che era portata anche dal popolo; la parola "Toga" deriva dal latino "Tego" che significa "coprire".
La Toga la potevano portare solo i cittadini romani liberi e non gli stranieri; si perdeva il diritto di indossarla se esiliati. Era di colore bianco e, solo in caso di lutto, grigia o nera, unico ad averla color porpora era l'imperatore, i senatori l'avevano bianca con una bordura porpora.
Caduto l'impero ne decadde anche l'uso; ricomparve nel medio-evo per persone di elevato rango sociale: Il colore nero diventa simbolo di rigore ed austerità e lentamente con successive modifiche nei secoli, si trasforma nella Toga che noi conosciamo.
Compaiono anche le finiture tipo nappe e cordoni, di vario colore a seconda della carica di chi la veste. Attualmente il modo di fare la Toga è stabilito da un Regio Decreto del 1926 che fra l'altro stabilisce come devono essere le cordoniere: argento/nero per avvocato non cassazionista, oro/nero per avvocato patrocinante in cassazione, argento per magistrato giovane, oro per magistrato da presidente di corte d'appello, bianche per cancellieri, rosse per ufficiale giudiziario.
Abbiamo poi le toghe universitarie che sono di molte fogge diverse a seconda dell'università, arricchite per i rettori da cappe e bordure in pelliccia (ormai sintetica) e bordate di rasi di vari colori per distinguere le varie facoltà.
Oggi la Toga da Avvocato è l'abito professionale con la "A" maiuscola, spesso per gli Avvocati che ci tengono di più, risulta essere un tratto distintivo della professione, con tanto di personalizzazione dei decori, cordoni, pettorine e tessuti.